Dal 28 marzo al 6 aprile 2015 la Chiesa di San Pancrazio ha ospitato la mostra di scultura dal titolo "Sguardi dal Ferro". Dopo il marmo, il bronzo, la terracotta e la resina, lo scultore si misura per la prima volta con un materiale nuovo per lui: il ferro. A guidare i suoi primi passi è Domenico Narduzzi, maestro del ferro noto da noi, ma forse non apprezzato quanto merita. L'artista mette così alla prova la sua capacità tecnica e il suo estro. Le figure umane sono l'arduo e magnifico esercizio per acquisire padronanza. Sorprendono e stupiscono gli sguardi - incredibilmente vivi, intensi ed espressivi - tanto più perché ci giungono forgiati in un materiale duro, che l'autore definisce più difficile da lavorare di qualunque altro mai provato. Lastre di ferro battuto, piegate, saldate e modellate che incredibilmente diventano volti. Tra di essi, alcuni celebrano il tema attuale della Pasqua. Dalle figure si giunge a forme più libere e aeree, che esprimono elasticità, dinamismo, cariche di contenuti simbolici. Appreso il mestiere, la creatività può affermarsi senza ostacoli. Il ferro offre infatti una libertà mai provata dall'artista: è leggero, resistente, acrobatico e permette una infinita possibilità di ripensamento nel tempo. Al di là del giudizio estetico, queste opere colpiscono per il loro vigore e chi guarda rimane toccato dall'energia che sprigionano. Alla loro vista riecheggia nella memoria il mito di Vulcano, del suo fuoco e del suo impeto, così che la materia più densa e spessa rivela il fuoco più ardente.
