PRIGIONI O SCHIAVI II h. cm. 62
N. 63
Omaggio a Michelangelo. Insieme ad altre quattro statue - Lo schiavo che si ridesta, il giovane schiavo, lo schiavo barbuto e Atlante - sono noti come i Prigioni, una serie di statue progettate per la tomba di Giulio II. La loro fama si deve soprattutto alla loro incompiutezza. Sono i più raffinati esempi del non finito michelangiolesco, in cui è fortissimo il contrasto tra finito e non finito, in cui l'uomo sembra dibattersi per liberarsi ed emergere dalla materia. Un conflitto che riguarda la più profonda interiorità dell'artista. Le due opere presenti nel nostro catalogo, Lo Schiavo ribelle e lo Schiavo morente (1510-13 circa), si trovano al Louvre. Furono portati in Francia dall'esule Roberto Strozzi, al quale Michelangelo li aveva donati come ringraziamento per l'accoglienza ricevuta a Roma quando era malato.
Quello qui rappresentato è lo schiavo ribelle. La torsione del corpo, i lacci tirati, il fisico forte e muscoloso ci restituiscono i dettagli di una tensione indomita che figura nella materia la lotta sottile che c'è in ogni uomo.
Splendida opera!
Statua in polvere di marmo, antichizzata
h. cm. 62 x 15 x 20 kg. 14
N. 63
LO SCHIAVO RIBELLE
Statua in polvere di marmo, antichizzata
h. cm. 62 x 15 x 20 kg. 14
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